Torre Ranieri

febbraio 12, 2017

Riepilogo

  • Intervento
    Restauro del complesso immobiliare del secolo XVIII denominato “Torre Ranieri”
  • Committente
    Casale di Torre Ranieri – DAFIM S.p.A.
  • Luogo
    Napoli, Italia
  • Anno
    2017-2009
  • Servizi
    Progettazione esecutiva
    Restauro monumentale
    Ripristino funzionale
    Direzione dei lavori

     

    Scheda tecnica 

    Archiettura fortificata

Il progetto approvato prevede una riconfigurazione compiuta ed assolutamente inedita e che, proprio nella ricerca di una rappresentazione conclusa, potrebbe inibire ogni rielaborazione, sia pure virtuale, del preesistente più elaborato e complesso.

Il progetto in esame parte da uno stato di avanzamento lavori risalente al momento dell’incarico (2009). Esso consiste nel completamento delle volumetrie autorizzate compresa la complessa ricostruzione della scala esterna in muratura nervata per la quale è prescritta la intonacatura, così come per tutte le parti di integrazione dell’edificio. Le parti invece restaurate manterranno come finitura la pietra a faccia vista.

In supporto al rilievo effettuato si è svolto inoltre uno studio relativo sia alla trattazione storico– urbanistica dell’immobile, sia alla conoscenza della attuale consistenza dell’immobile.

Nella configurazione storica, documentata l’immagine è quella di un casale immerso nel verde, dotato di un “maschio” residenziale con un peso planimetrico modestissimo (il 10% del volume totale) e percepibile solo da limitate, seppure ampie, prospettive che ne ribaltano il peso architettonico. Nella elaborazione progettuale l’evidenza della parte fortificata raggiunge, in tutte le prospettive un rilievo dominante tale da rischiare di relegare ad accessorio giustapposto la parte, un tempo prevalente, della fabbrica.

Conservatorio Montevergine

marzo 9, 2016

Riepilogo

  • Intervento
    Restauro del complesso immobiliare “Conservatorio Montevergine” – SALERNO
    Progetto di Variante
  • Committente
    Conservatorio Immobiliare s.r.l., via Salita Montevergine, 8 – Salerno
  • Luogo
    Salerno, Italia
  • Anno
    2015
  • Servizi
    Progettazione Definitiva
    Restauro delle opere

L’originario impianto del complesso Monumentale risale all’XI secolo con un’ubicazione a ridosso della murazione longobarda che ripercorre l’antico tracciato da Nord a Sud, già esistente in epoca Romana a protezione del primo nucleo urbano della città.
La particolare stratificazione del Complesso Monumentale come oggi si presenta denota le numerose alterazioni subite dall’originario impianto che, sorto come monastero dell’ordine di S. Chiara, fu soppresso a seguito della Bolla di Alessandro III. Nel 1646 vi si trasferirono i benedettini di Motevergine, fino alla soppressione definitiva disposta da Innocenzo X nel 1653. Nella seconda metà del 600 fu realizzata la Chiesa a navata unica con annesso Chiostro. Successivamente, agli inizi del 700, vi si trasferì la confraternita di S. Francesco della Croce e nel 1716 fu istituito il Conservatorio Femminile denominato “Il conservatorio delle Pentite”, dove venivano accolte le donne bisognose e le orfane. All’inzio del secolo scorso il complesso fu affidato alle suore Figlie di S. Anna fino alla chiusura definitiva. Nel 1980 il terremoto apportò gravi danni al Complesso sottoposto a lavori di assicurazione statica ai sensi della Legge 219/81 con modifiche e parziali ricostruzioni delle strutture di coperture.
L’edificio risulta caratterizzato dal suo sviluppo altimetrico, che si articola attraverso i terrazzamenti naturali che la morfologia urbana di Salerno impone ai manufatti del Centro Storico e, in particolare, a quegli edifici realizzati nella fascia pedecollinare particolarmente acclive e che si avviano verso la collina sulla quale svetta lo splendido Castello di Arechi II.
Il progetto di variante ha inteso conservare il principio distributivo del complesso originario e prevede anch’esso l’inserimento della funzione abitativa per l’intero complesso.

Castello di Giffoni

marzo 9, 2016

Riepilogo

  • Intervento
    Appalto integrato per la progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di rinascita Borgo Medievale di Terravecchia – Restauro Castello
  • Committente
    Comune di Giffoni Vallepiana (SA)
  • Luogo
    Giffoni Vallepiana (SA), Italia
  • Anno
    2016 (2008)
  • Servizi
    Progettazione Esecutiva di variante
    Completamento VI Lotto Funzionale
    Direzione dei lavori
    Sicurezza
  • Scheda Castello
  • Archiettura fortificata

Nel caso in esame appare urgente la necessità di intervenire per conservare quanto di superstite del rudere del complesso fortificato, sia per la parte strettamente oggetto dell’ appalto cioè il Castello; sia per la parte pertinenziale, di non minore importanza, gli Antemurali; sia per il suo stretto intorno: le cinte murarie ed il borgo, casale di Terre Vecchia, per il quale l’Amministrazione di Giffoni Valle Piana ha quasi ultimato il Restauro urbanistico di Terra Vecchia ed ha avviato alcuni interventi puntuali di restauro delle Torrette di difesa e di brani di murazione (seconda cinta) ben visibili anche attraverso il tessuto abitativo del Borgo.
La lettura del complesso fortificato di Giffoni Valle Piana, intesa come rapporto territorio – castello, restituisce maggiore coerenza all’intero sistema fortificato territoriale ancora evidente e largamente conservato, consentendo una proposta di restauro anch’essa più coerente agli obiettivi complessivi dell’intervento sia a scala territoriale che a scala architettonica.

Ambasciata del Cile in Italia

marzo 9, 2016

Riepilogo

  • Intervento
    Opere di manutenzione e restauro del villino sito in Roma al Viale Liegi NN. 19-21.23 da adibire a sede dell’ambasciata della Repubblica del Cile in Italia
  • Committente
    Ambasciata della Repubblica del Cile in Italia
  • Luogo
    Roma, Italia
  • Anno
    2014
  • Servizi
    Progettazione Esecutiva
    Direzione dei lavori
    Sicurezza
    Opere di manutenzione straordinaria
    Progettazione illuminotecnica

L’edificio contribuisce a restituire un insieme prospettico rappresentato dalla cortina dei tre villini prospicienti Viale Liegi di geometria e volumetria simili ma del tutto diversi per materia, finitura, caratteri stilistici ed architettonici. Dei tre edifici quello oggetto dell’intervento è il centrale e, allo stesso tempo, il più sobrio stilisticamente. L’edificio si presenta con un ingresso costituito da un ordine architettonico con colonne e paraste in stucco coronate da capitelli in stile ionico-rivisitato e trabeazione a ovoli, fuseruoli e perline. La pianta si sviluppa intorno al volume del corpo scala, costituito da 7 rampe in marmo bianco con pianerottoli in pastina di marmo e ringhiera lavorata in ferro battuto. Gli ambienti interni sono decorati da cornici in gesso di recente fattura impiegati anche per le riquadrature a soffitto. Il salone è al piano nobile, al quale si accede tramite porte realizzate nel secolo scorso con vetrate colorate e telai in legno. La facciata principale con parte basamentale in finto bugnato liscio è ritmata da tre file di finestre per piano, con cantonali di chiusura anch’essi bugnati ed un cornicione di coronamento. La copertura a terrazzo interessata da diversi vani tecnici è delimitata da un parapetto in muratura.
L’indagine diretta ha in generale palesato un buono stato di conservazione dell’edificio, sia per ciò che concerne l’apparato strutturale che le finiture, salvo episodi puntuali .
Gli interventi di manutenzione straordinaria in variante al progetto approvato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Comune di Roma prot.n.1698 del 01/02/2010 sono consistiti in opere interne necessarie a razionalizzare e migliorare la qualità funzionale degli ambienti, sia per quelli di rappresentanza, che sono stati ampliati demolendo tramezzature di edificazione recente, sia per quelli di servizio come bagni e cucine che sono stati adeguati per numero e dimensione alla nuova destinazione di sede dell’ambasciata del Cile in Italia.
Per il corpo scala è stato previsto il suo prolungamento. Il progetto ha inoltre previsto tutte le opere di finitura ivi compresi la tinteggiatura di tutti gli ambienti ed impiantistiche con l’adeguamento alle normi vigenti.

Villa Arbusto

marzo 9, 2016

Riepilogo

  • Intervento
    Progetto di ristrutturazione ed adattamento a museo e centro polivalente del complesso denominato “Villa Arbusto” e annesso parco pubblico attrezzato
  • Committente
    Comune di Lacco Ameno – Isola d’Ischia (NA)
  • Luogo
    Isola d’Ischia (NA), Italia
  • Anno
    1982
  • Servizi
    Progettazione esecutiva
    Direzione dei lavori

Il progetto in esame costituisce la proposta di assetto complessivo dell’intera area indicata con la denominazione di “Villa Arbusto”, sita nel comune di Lacco Ameno nell’Isola d’Ischia. Si tratta di un progetto integrato che assomma, coordinandoli, interventi differenziati, specificamente indirizzati a ciascuna delle sub-aree in cui l’ampio complesso può essere suddiviso. Esso infatti comprende:

1) l’area occupata da Villa Arbusto e dagli altri immobili ad essa annessi, ivi compreso il giardino circostante ed il viale di accesso;

2) l’area, pressocché pianeggiante, che fronteggia la strada di circumvallazione di Lacco;

3) l’area a verde fortemente digradante che sovrasta la predetta zona.

Ciascuna di tali tre aree presenta individuali caratteristiche (sul piano sia della configurazione dei luoghi che della loro attuale destinazione, ecc.) e dunque differenti aspetti vocazionali, che il progetto si è preoccupato di recepire, valorizzando le potenzialità presenti all’interno di un unitario quadro di finalità.

Tali finalità afferiscono al più generale obiettivo di valorizzazione turistico – culturale dell’isola perseguendo al contempo il recupero di immobili di pregio storico – architettonico.

(La Villa Arbusto risulta tutelata a norma del D.M. 24/11/52).

Coerentemente alle premesse esposte, il progetto si è articolato in interventi differenziati ma complementari, volti a rispondere ad una definizione articolata di centro culturale, valorizzando al contempo le potenzialità insite nelle singole zone. All’interno dunque di un piano organico, finalizzato alla rifunzionalizzazione dell’intera area, gli interventi relativi alle tre zone sono così specificati:

Zona 1: creazione di museo e centro culturale polivalente, con progetto di ristrutturazione ed adattamento a tale destinazione degli immobili del complesso, e sistemazione a parco turistico archeologico dell’annesso parco;

Zona 2: creazione del parco turistico ambientale dell’Arbusto;

Zona 3: creazione del nuovo centro congressi.

La rifunzionalizzazione del complesso, concepito quale centro polivalente a livello intercomunale, ha consentito di stabilire valori di complementarietà tra aree libere e costruite, e tra destinazioni (museale, espositiva, di promozione e di incontri, di fruizione di verde attrezzato) rispondenti ad una moderna ed altrettanto articolata definizione di attività culturale.

Villa d’Elboeuf

marzo 9, 2016

Riepilogo

  • Intervento
    Restauro del complesso immobiliare sito in Portici (NA) “Villa d’Elboeuf e Bagni della Regina”
  • Committente
    INVEST S.p.A.
  • Luogo
    Portici (NA), Italia
  • Anno
    2015 (2014)
  • Servizi
    Progettazione esecutiva
    Ripristino funzionale
    CTP

Portici ha subito nel corso del tempo una trasformazione urbana che ha visto edificare soprattutto lungo la costa ove, corre la più antica ferrovia d’Italia: la Napoli – Portici, senza alcuna attenzione alla tutela monumentale del sito borbonico rappresentato alla ferrovia in questione

L’attuale sede ferroviaria vede transitare centinaia di treni al giorno con conseguente violazione dei più elementari principi di conservazione del patrimonio culturale italiano.

A poco giova ricordare che la linea in questione fu voluta dai Borbone per spostare la locomotiva a vapore costruita a Pietrarsa e ricordare che c’è chi vuole che la stessa sia stata esposta all’Esposizione Universale di Parigi nel 1855 per essere oggi uno scempio urbanistico causa di innumerevoli danni ambientali ed architettonici quale è il crollo di Villa D’Elboeuf.

La zona crollata è ubicata nell’ala Sud-Est del fabbricato costituita da un volume basso non coevo all’edificio principale ma ad esso annesso successivamente, probabilmente all’atto della ridefinizione architettonica dell’impianto, voluto dai Borbone dopo l’acquisto fatto dalla famiglia D’Elboeuf nel 1711.

L’intervento di messa in sicurezza prevede un consolidamento passivo.

Isolotto di Sant’Angelo

marzo 6, 2016

Riepilogo

  • Intervento
    Piano di recupero e valorizzazione naturalistico/ambientale dell’isolotto di Sant’Angelo – Serrara Fontana, Ischia
  • Committente
    Agrituristica Milanese Srl
  • Luogo
    Serrana Fontana, Isola D’Ischia (NA)
  • Servizi
    Studio di fattibilita’
    Pianificazione territoriale
    Recupero e valorizzazione ambientale
    Progettazione architettonica

Il piano di recupero e valorizzazione naturalistico – ambientale dell’isolotto di Sant’Angelo è scaturito dall’esigenza dell’Amministrazione Comunale di Serrara Fontana di attivare una serie di interventi in grado di assicurare un’efficace azione di risanamento, salvaguardia e sviluppo eco – compatibile di un ambito di straordinaria rilevanza, attualmente in una condizione di degrado e di abbandono.

La crescente sensibilizzazione nei confronti delle problematiche ambientali ha evidenziato il carattere di risorsa insostituibile di interesse pubblico che assume l’isolotto di Sant’Angelo nonché quale vero e proprio polo di riequilibrio ecologico dal punto di vista naturalistico.

Il piano di tutela e valorizzazione dell’Isolotto di Sant’Angelo è fondato su quattro direttrici autonome ed integrate tra loro per la cui attuazione il Comune di Serrara Fontana intende operare anche con il ricorso alla co-partecipazione privata con la eventuale costituzione di società miste ad hoc alle quali potranno partecipare soggetti singoli o associazioni di imprenditori selezionati anche sulla scorta di quanto emerge dal business plan costituente parte integrante del piano.

I temi che si svilupperanno dunque, non prima di aver fornito brevi cenni storici ed un esatto inquadramento urbanistico e socio-economico, saranno i seguenti:

  • Turismo
  • Ambiente
  • Agricoltura
  • Ricerca Scientifica

Il Progetto avrà dunque come priorità di intervento il recupero del patrimonio storico-culturale, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, lo sviluppo eco-sostenibile del turismo, favorendo lo sviluppo di iniziative collegate al recupero e risanamento dell’ambiente, l’integrazione di servizi al turismo, la valorizzazione delle attività artigianali locali, lo sviluppo della produzione tipica e dell’agricoltura, la ricerca scientifica e tecnologica.

In particolare il progetto tende al ripristino delle condizioni orografiche e al recupero dei percorsi esistenti caratterizzandoli tipologicamente e funzionalmente seguendo, in conformità a quanto previsto dai piani programmatici della regione Campania, della Provincia di Napoli e del Comune di Serrara Fontana, le tematiche elencate in precedenza.

Filosofia della Conservazione e prassi del Restauro. Roberto Di Stefano

novembre 6, 2015

Nel quarantesimo anniversario della Convenzione mondiale per il patrimonio culturale e naturale del 1972 l’UNESCO, insieme all’ICOMOS, promuove un dibattito fra tutti gli esperti interessati alla Conservazione e Restauro.

L’occasione è rappresentata dal convegno internazionale dedicato a Roberto Di Stefano, studioso di livello internazionale e presidente dell’ICOMOS e della Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti dell’Università Federico II di Napoli. Ad egli va riconosciuta l’anticipazione di riflessioni scientifiche e il merito di aver esperito e misurato la corrispondenza tra assunti teorici e interventi di restauro nell’attività didattica e di ricerca, oltre che nel campo della prassi.

Il rigore con il quale il prof. Di Stefano ha portato avanti l’approfondimento e l’attenzione sull’evoluzione dei valori della Conservazione e sui possibili rischi della messa in discussione dei suoi principi si presenta a noi, oggi, in tutta la sua più evidente attalità. Il Convegno oltre a costituire una base di discussione con riferimento ai vari temi di ricerca indagati dal prof. Di Stefano, vuole registrare anche la profonda evoluzione che – sia sotto il profilo teorico che metodologico – ha coinvolto il campo del Restauro e della Conservazione.

Il Convegno raccoglierà i contributi di esperti e studiosi nazionali e internazionali che costituiranno la base di riflessione e confronto sui seguenti ambiti tematici:

• Caratteri evolutivi della disciplina tra teorie e storia del restauro;
• Restauro, storiografia e storia dell’architettura:
• Restauro e Consolidamento;
• Restauro urbano e città storiche;
• Economia della Conservazione e del Restauro;
• La rivista “Restauro”;
• La didattica e la Scuola di Specializzazione di Napoli in “Restauro dei Monumenti”;
• L’attività applicata: casi di restauro dei monumenti in Italia e all’estero;
• La formazione professionale nel settore della Conservazione;
• La tutela internazionale e l’ICOMOS;
•  Carte, Dichiarazioni e Convenzioni tra principi e prassi.

Il Convegno si terrà nel mese di novembre 2012, è aperto ad architetti, ingegneri, storici dell’arte e dell’architettura, economisti, studiosi ed esperti di conservazione e restauro.

Termine per l’invio degli abstract: 15 febbraio 2012 | Termine per l’invio della relazione: 14 settembre 2012. Tutti i contributi saranno pubblicati negli atti | Lingua: italiano, inglese e francese.

Indirizzo di posta elettronica: convegnointernazionaleRDS@gmail.com

Certosa di San Giacomo

giugno 23, 2014

Riepilogo

  • Intervento
    Restauro della Certosa di San Giacomo, Lauro (AV)
  • Committente
    Privato
  • Luogo
    Lauro (AV), Italia
  • Anno
    2014
  • Servizi
    Studio di fattibilità

La fondazione di questo monastero si ebbe tra il 1197 ed il 1209, data della bolla di Papa Innocenzo III, nella quale, per la prima   volta, viene espressamente nominata la Chiesa di San Giacomo.

Il Complesso di San Giacomo, era destinato ad accogliere gli studenti ed i novizi e per questo disponeva di grandi sale e di un vasto refettorio. Una grande cantina, interrata sul lato settentrionale, un imponente torchio per il vino e la macina per le olive, testimoniano tuttora  dell’intimo legame che la vita monastica aveva con il lavoro dei campi circostanti ed è l’elemento di raccordo fra l’antica costruzione e quella definitiva settecentesca.
La Chiesa, attualmente esistente fu iniziata nei primi anni del 1700 e portata a compimento dal Priore Michele Del Re nel 1723,  decorata da numerosi dipinti soprattutto ad olio, di grande pregio, di recente restaurati e sistemati all’interno dei porticati del chiostro, in attesa di essere ricollocati nella loro posizione originaria.

L’attuale stile del complesso rispecchia quello tipico dell’architettura Verginiana del napoletano e della bassa Irpinia, la cui paternità va attribuita a Domenico Antonio Vaccaro, grande architetto . L’attuale struttura fu compiuta nel 1723, nel secolo precedente fu iniziata la costruzione della prima ala dell’edificio giunto fino ad oggi; un ulteriore rifacimento risale al 1757.
Il complesso di San Giacomo è posto al centro del Vallo di Lauro, caratterizzata da ricchezze ambientali e naturalistiche inusitate.

Il progetto prevede il riuso della tenuta da adibire a struttura ricettiva.

18° Assemblea Generale ICOMOS

marzo 10, 2014

Riepilogo

  • Intervento
    Progettazione allestimenti, promozione ed organizzazione eventi per la 18° Assemblea generale ICOMOS – International Council of Monuments and Sities
  • Committente
    ICOMOS – International Council of Monuments and Sites Italia
  • Luogo
    Firenze, Italia
  • Anno
    2014
  • Servizi
    Progettazione Allestimenti
    Promozione ed organizzazione dell’evento
    Progettazione ed erogazione di servizi pubblicitari e comunicazione

L’ICOMOS International Council on Monuments and Sites, è l’associazione mondiale di professionisti che attualmente annovera circa 11.000 esperti in tutto il mondo. L’ICOMOS si dedica alla conservazione e alla tutela dei monumenti, degli edifici e dei siti del patrimonio culturale ed è organo consultivo dell’UNESCO.
Il Simposio svoltosi a Firenze dal 9 al 14 Novembre 2014 ha trattato lo sviluppo di cinque Temi, Tourism,
Landscape, Sustainability and traditions, Local Empowerement e Conservation, dai quali si è partiti per l’elaborazione sia del logo dell’evento sia dei gadget e delle grafiche e dei contenuti delle pubblicazioni successive ad esso.
Gli Allestimenti interni ed esterni sono stati progettati in relazione agli eventi previsti dal programma nelle varie location:
• Fortezza Da Basso: “Welcome Reception” e “Gala dinner”
• N. partecipanti 1200.
• N.10 stands da dividere in lettere alfabetiche e per un numero non superiore a 100 badges ciascuno
• N.10 desk appoggio materiale in distribuzione (ml 16 compl.)
• N.1 infopoint
• Allestimenti CGE, Catering per 1200 persone.
• Disegno e realizzazione di sculture “Totem” pensate come simbolo delle tematiche trattate durante il Simposio.
• Centro Congressi