Isolotto di Sant’Angelo

Riepilogo

  • Intervento
    Piano di recupero e valorizzazione naturalistico/ambientale dell’isolotto di Sant’Angelo – Serrara Fontana, Ischia
  • Committente
    Agrituristica Milanese Srl
  • Luogo
    Serrana Fontana, Isola D’Ischia (NA)
  • Servizi
    Studio di fattibilita’
    Pianificazione territoriale
    Recupero e valorizzazione ambientale
    Progettazione architettonica

Il piano di recupero e valorizzazione naturalistico – ambientale dell’isolotto di Sant’Angelo è scaturito dall’esigenza dell’Amministrazione Comunale di Serrara Fontana di attivare una serie di interventi in grado di assicurare un’efficace azione di risanamento, salvaguardia e sviluppo eco – compatibile di un ambito di straordinaria rilevanza, attualmente in una condizione di degrado e di abbandono.

La crescente sensibilizzazione nei confronti delle problematiche ambientali ha evidenziato il carattere di risorsa insostituibile di interesse pubblico che assume l’isolotto di Sant’Angelo nonché quale vero e proprio polo di riequilibrio ecologico dal punto di vista naturalistico.

Il piano di tutela e valorizzazione dell’Isolotto di Sant’Angelo è fondato su quattro direttrici autonome ed integrate tra loro per la cui attuazione il Comune di Serrara Fontana intende operare anche con il ricorso alla co-partecipazione privata con la eventuale costituzione di società miste ad hoc alle quali potranno partecipare soggetti singoli o associazioni di imprenditori selezionati anche sulla scorta di quanto emerge dal business plan costituente parte integrante del piano.

I temi che si svilupperanno dunque, non prima di aver fornito brevi cenni storici ed un esatto inquadramento urbanistico e socio-economico, saranno i seguenti:

  • Turismo
  • Ambiente
  • Agricoltura
  • Ricerca Scientifica

Il Progetto avrà dunque come priorità di intervento il recupero del patrimonio storico-culturale, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, lo sviluppo eco-sostenibile del turismo, favorendo lo sviluppo di iniziative collegate al recupero e risanamento dell’ambiente, l’integrazione di servizi al turismo, la valorizzazione delle attività artigianali locali, lo sviluppo della produzione tipica e dell’agricoltura, la ricerca scientifica e tecnologica.

In particolare il progetto tende al ripristino delle condizioni orografiche e al recupero dei percorsi esistenti caratterizzandoli tipologicamente e funzionalmente seguendo, in conformità a quanto previsto dai piani programmatici della regione Campania, della Provincia di Napoli e del Comune di Serrara Fontana, le tematiche elencate in precedenza.


Autostrada tra Caza of Tyr e Al Masnaa, Libano

Riepilogo

  • Intervento
    Autostrada di collegamento tra Caza of Tyr e Al Masnaa attraverso il confine meridionale Sirian Border Point e la regione di Al Bekaa, Al Gharbi e Rashaya
  • Committente
    Governo Libanese tramite Council for Development an Reconstruction (C.D.R.)
  • Luogo
    Beirut, Libano
  • Anno
    2004
  • Servizi
    Studio di fattibilità tecnico economica

La Highway si sviluppa nel territorio meridionale dal Libano, fino alla frontiera con la Syria nelle regioni libanesi meridionali. Un ulteriore tratto di highway si sviluppa lungo la Valle della Bekaa fino ad incrociarsi con la superstrada panarabian Damasco -Beirut.
I progettisti ETEC e PTI S.p.A. propongono con il presente studio la realizzazione di un tracciato attuale per quel che riguarda la costruzione del minor numero di gallerie e viadotti nello sviluppo dell’intero tracciato che ha una lunghezza di circa 119 km.
La zona di progetto è una striscia stretta di terra che si trova parzialmente all’interno del bordo del sud moderno del Libano (Casa acido) e parzialmente all’interno della zona del sud della valle di Bekaa.
Le informazioni obiettive relative alla storia ed alla cultura della zona di progetto sono sempre state ridotte, questo a causa delle ricerche archeologiche in gran parte limitate alle principali città Fenice lungo il litorale libanese come Tyr, Sidon, Byblos, Berytus, Ullaza e Aradus.

Il test di verifica previsto per dimensionamento della sezione della strada si riferisce ai risultati di analisi di intensità di traffico (vedere il rapporto e la documentazione specifici) che sono stati effettuati basandosi sulle indagini bibliografiche e dirette (dati rilevati) della situazione attuale che esiste nei territori analizzati, sulle previsioni di aumento degli stessi flussi, in un tempo d’azione presupposto per 15/20 anni, così come sulla considerazione che la nuova autostrada è un’alternativa fondamentale per chi deve raggiungere la zona del Medio Oriente del paese ed il confine siriano dalle zone del sud e viceversa.
Nel novembre 2006 la missione italiana promossa dal Ministro per gli affari esteri – italiano ed organizzata dalla Camera di Commercio Italo Araba offre l’opportunità per continuare la progettazione tecnico – economica dell’importante highway che può migliorare gli aspetti della sicurezza e in genere della vivibilità dei territori. Inoltre la P.T.I. resta a disposizione a fornire ogni contributo progettuale anche per ulteriori opere che si rendessero necessarie per il piano di ricostruzione del Libano dopo gli ultimi danni causati dal conflitto.


Sito industriale di Bagnoli

Riepilogo

  • Intervento
    Sito industriale di Bagnoli: Bonifica della linea di costa compresa tra il pontile nord ed il circolo aziendale
  • Committente
    BAGNOLI S.p.A.
  • Luogo
    Napoli, Italia
  • Anno
    1997
  • Servizi
    Progettazione preliminare
  •  

Il risanamento dell’area industriale di Bagnoli è stato deliberato e finanziato con la Legge n. 582 del 18/11/96 la quale prescriveva un’integrazione da parte del Ministero dell’Ambiente “per la bonifica dell’arenile di Coroglio-Bagnoli e dell’area marina comprendente il ripristino della morfologia naturale della costa, in conformità al PRG del Comune di Napoli“.
In questo progetto è stato immaginato l’andamento della costa, ritornata al suo profilo naturale dopo l’asportazione del riempimento fra i due pontili e presentata la soluzione architettonica per l’arredo urbano del pontile nord, trasformato in “passeggiata a mare” come stabilito dalle indicazioni del Comune di Napoli.

L’assetto impiantistico previsto corrispondeva a quello realizzato nella  grande ristrutturazione del 1964 dalla quale nacque la società ITALSIDER. L’intervento più significativo riguardava il grande parco, compreso tra due pontili e realizzato mediante riempimento a mare.
L’assetto finale dell’area prevedeva il mantenimento di una serie di manufatti reimpiegabili per usi civili, delle infrastrutture stradali, per il loro collegamento e relativi servizi primari, quali distribuzione di energia elettrica, illuminazione stradale, acqua potabile e fognatura.

Per la superficie libera da impianti si prevedeva la generica destinazione a verde.


Pontili terminali porto di Ischia

Riepilogo

  • Intervento
    Pontili Terminal Aliscafi nel porto di Ischia
  • Committente
    Comune di Ischia
  • Luogo
    Ischia Porto – Isola di Ischia (NA), Italia
  • Anno
    1990
  • Servizi
    Progettazione esecutiva
    Valorizzazione ambientale

     

Il progetto ha previsto l’inserimento di nuovi pontili terminali, realizzati in acciaio e legno lamellare ed il riordino del bacino portuale, ricavato in età borbonica dall’apertura del lago costiero. La PTI SpA ha inoltre seguito l’esecuzione dei lavori ed una volta realizzate effettuato la verifica delle effettive condizioni d’uso per le nuove strutture.


Parco della Villa “La Colombaia”

Riepilogo

  • Intervento
    Restauro ed adattamento ad uso pubblico di Villa La Colombaia ed annesso parco
  • Committente
    Comune di Forio d’Ischia
  • Luogo
    Forio d’Ischia – Isola di Ischia (NA), Italia
  • Anno
    1988
  • Servizi
    Progettazione esecutiva
    Valorizzazione ambientale

Il progetto è fondato sul massimo rispetto e valorizzazione delle peculiarità naturalistico-ambientali del sito, evitando di alterare la definizione degli spazi liberi a verde con ulteriori costruzioni.

In quest’ottica si è provveduto ad attrezzare alcune aree verdi da destinare a manifestazioni all’aperto. Ulteriori aree funzionali sono ricavate negli spazi liberi, più a monte sfruttando i dislivelli presenti nell’orografia originaria dei luoghi , sono sistemate gradonate a verde, in modo da configurare una sorta di teatro all’aperto.

L’area Parco, di superficie complessiva mq 11212 è costituita da una porzione occupata dai fabbricati connesse aree di pertinenza di circa m 1200, per cui la superficie boschiva risulta di mq 10.000 circa.
Il Bosco è rappresentato da un lecceto ad alto fusto che si presenta molto fitto. Le essenze di leccio (uercus ilex) presentano in massima parte un diametro medio variabile da 8 a 22 cm.
Il rinnovo del bosco avviene per disseminazione naturale, come testimonia la presenza ovunque di giovani piantine. Si nota anche un folto sottobosco rappresentato da cespugli ed arbusti spontanei, che da anni no vengono eliminati.
Nel lecceto, si trovano altre essenze forestali, sporadiche ed in ordine sparso, come pini ed eucalipti, posti per lo più in prossimità dei fabbricati.
Nei pressi della Villa La Colombaia e della Dipendenza, si rivengono alcuni fruttiferi e piante ornamentali che occupano le aree di pertinenza dei fabbricati.

Il progetto ha inteso dare all’intero complesso un nuovo assetto in relazione alla destinazione dell’immobile a Scuola Internazionale di teatro che potesse essere compatibile anche ad una maggiore fruizione del parco ad uso pubblico.
Un’area più limitata, su di una terrazza piuttosto circoscritta, è stata configurata come spazio attrezzato per rappresentazioni sperimentali; al già citato recinto con pedana per manifestazioni musicali, si aggiunge, infine, nel punto più elevato del parco, un terrazzo belvedere, delimitato da grillage e pergolato, destinato alle prove di mimo.
Tali aree attrezzate all’aperto offriranno on solo gli spazi indispensabili per le esercitazioni degli allievi, ma anche eventuali momenti di interscambio e di conoscenza con il pubblico. Esse vengono connesse da vialetti in piano o a cordonata, che collegano i vari punti del complesso, sfruttando la naturale configurazione del sito e l’attuale presenza di muretti di contenimento a secco. I suddetti sentieri, opportunamente attrezzati ed illuminati, saranno accompagnati da alberature di essenze analoghe a quelle già presenti nella zona e tipiche
della macchia mediterranea.
L’accesso principale, vigilato da un apposito punto di controllo, sarà aperto anche ai veicoli che, percorso il viale principale, potranno sostare nel piccolo parcheggio destinato alle auto di servizio.